Che cos’è il Google Rankbrain? Perché è importante conoscerlo?
Google ha recentemente annunciato che il RankBrain è il terzo segnale di classifica più importante.
E sta diventando sempre più importante ogni giorno.
Nella guida di oggi scoprirai tutto ciò che devi sapere sull’algoritmo RankBrain.
Che cos’è
RankBrain è un algoritmo di apprendimento automatico (AI) che Google utilizza per ordinare i risultati della ricerca.
Quindi: perché Google ha deciso di inventarlo? Cosa è cambiato col nuovo metodo?
Fino a qualche anno fa, l’algoritmo di Google era codificato a mano. Ora, il RankBrain modifica l’algoritmo da solo.
A seconda della parola chiave, RankBrain aumenterà o diminuirà l’importanza dei backlink, della freschezza dei contenuti, della lunghezza del contenuto, dell’autorità di dominio ecc.
Quindi, esamina in che modo gli utenti di Google interagiscono con i nuovi risultati di ricerca. Se gli utenti apprezzano il nuovo algoritmo, rimane. In caso contrario, RankBrain ripristina il vecchio algoritmo.
1.Come funziona
Il suo funzionamento deve determinare 2 aspetti principali della ricerca che sono i seguenti:
1. Comprensione delle query di ricerca (parole chiave)
2. Misurare come le persone interagiscono con i risultati (soddisfazione dell’utente)
Alcuni anni fa, Google ha avuto un problema:
Il 15% delle parole chiave che le persone digitavano in Google non erano mai state viste prima. Il 15% potrebbe non sembrare molto ma quando sono elaborate miliardi di ricerche al giorno, ciò equivale a 450 milioni di parole chiave che hanno bloccato Google ogni giorno.
Prima Google scansionava le pagine per vedere se contenevano la parola chiave esatta cercata da qualcuno ma dato che queste parole chiave erano nuove di zecca, Google non aveva idea di cosa volesse realmente l’utente, di conseguenza hanno inventato il Rankbrain.
Come capisce l’algoritmo se l’utente è soddisfatto?
Il Rankbrain lo capisce da un semplice algoritmo ma tremendamente efficace che è il seguente:
- L’utente cerca le parole chiave su Google
- L’algoritmo trasforma le parole chiavi in concetti
- L’indice mostra una serie di risultati
Ed ecco la fatidica domanda: “C’è una pagina che ha soddisfatto l’utente?”
Se non c’è: l’algoritmo fornirà un’altra pagina la prossima volta
Se c’è: la pagina rimarrà nella top 10
Per determinare se l’utente è soddisfatto l’algoritmo si basa sui seguenti parametri:
- Click-Through-Rate organico
- Tempo di permanenza
Questi sono i principali segnali di esperienza dell’utente (positiva o negativa)
2.Ottimizzare i titoli e le descrizioni per il CTR
L’ottimizzazione dei titoli e delle descrizioni di un sito sono fondamentali: sono il punto iniziale per il successo di una pagina. L’utente dovrà essere attratto dal titolo tanto da cliccarci
Creare titoli emotivi
Non ci sono dubbi: i titoli emotivi ottengono più clic. Questo è qualcosa che i copywriter conoscono da anni. E negli ultimi anni questa idea è stata sostenuta con i dati.
In effetti, uno studio ha trovato una chiara correlazione tra titoli altamente emotivi e condivisioni sui social.
Ad esempio, ecco un titolo generico ottimizzato per la SEO:
Suggerimenti per la produttività: come ottenere di più
Non male. Ma manca la quel qualcosa che spinge le persone a fare clic.
Ecco come potresti trasformare quel tag title in una fonte di emozioni (mantenendola SEO-friendly):
Schiaccia la tua lista delle cose da fare con questi 17 suggerimenti sulla produttività
Ovviamente non ha sempre senso creare titoli altamente emotivi. Ma ogni volta che puoi, dovresti.
Altri suggerimenti
- Usa parentisi
- Usa numeri
- Usa delle parole ad effetto
Creare descrizioni emotive
Ecco come creare un tag description che ottenga risultati:
- Primo, rendilo emotivo.
Proprio come con un tag del titolo, rendi la descrizione in modo che trasmetta emozioni. - Successivamente, chiediti:”Perché qualcuno dovrebbe cliccare sulla mia pagina?”
I tuoi contenuti sono completi? Rispondono alla ricerca dell’utente? Se si esponi la trama del tuo articolo nella descrizione - Infine, immetti le keywords principali dell’articolo
3.Ottimizzare il contenuto per il tempo di permanenza
OK, una volta seguiti i suggerimenti per aumentare il CTR ed ora? Bisogna dimostrare a Google che i tuoi risultati rendono soddisfatti gli utenti. Qual’è il modo migliore per farlo? Migliorare il tempo di permanenza.
Il tempo di permanenza è la quantità di tempo che un ricercatore di Google spende sul tuo sito dopo aver fatto clic sul tuo risultato.
Ovviamente, più a lungo una persona spende la tua pagina, meglio è. Questo dice a Google: “Amico, le persone adorano questo risultato. Facciamolo rimanere in top 10 “.
E se qualcuno esce dal tuo sito dopo 2 secondi, questo dice a Google: “Questo risultato non mi piace! Facciamolo scendere in alcuni punti “.
Quindi è logico che il RankBrain misuri il tempo di sosta e misuri i risultati in base a questo segnale.
Come aumentare il tempo di permanenza
- Elimina tutto ciò che impedisce la visualizzazione del contenuto: niente effetti grafici l’utente vuole il contenuto subito
- Introduci l’articolo con brevi introduzioni (5/10 frasi, non di più)
- Scrivi contenuti lunghi e approfonditi
- Dividi il l’articolo in sottotitoli
[BONUS] Altre strategie
Facebook Ads
Anche se le persone non cliccheranno l’inserzione si ricorderanno del tuo sito. E quando gli stessi utenti scorreranno i risultati della ricerca (se ci sarai :)), saranno MOLTO più propensi a fare clic sul tuo sito.
Guest post
Crea dei post per destinarli ad altri siti (guest) che hanno un alto domain authority.
Puoi inviarmi un tuo post che pubblicherò qui sul sito, vai nella pagina di contatti.
Link building
Non sai come fare una link building? Segui la mia guida.
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Grazie Lorenzo mi hai dato molte idee 🙂
Preferisco molto il tuo nuovo sito a quello vecchio!
Grazie mille Lorenz
Complimenti bell’articolo. Hai approfondito molto l’argomento, continua così
Grazie Flavio!